Generalmente per rendere un vocabolo plurale è sufficiente cambiare l’ultima vocale. Per cui:
maschile che termina in -o (sing) = -i (pl)
femminile che termina in -a (sing) = -e (pl)
Esempi:
maschile: amico – amici (friend/friends), libro – libri (book/books), tavolo – tavoli (table/tables)
femminile: penna – penne (pen/pens), sedia – sedie (chair/chairs), matita – matite (pencil/pencils)
Se un vocabolo termina in -e, allora la forma plurale terminerà in -i.
Esempi:
ristorante – ristoranti (restaurant/restaurants),fiore – fiori (flower/flowers)
Ci sono alcune eccezioni:
– parole che terminano in -tà e -tù non cambiano al plurale: città – città (city/cities)
– parole straniere che terminano con una consonante non cambiano al plurale: bar – bar (bar/bars)
– alcuni vocaboli machili riferiti al corpo umano diventano femminili al plurale e terminano in -a:
braccio – braccia (arm/arms), dito – dita (finger/fingers), ginocchio – ginocchia (knee/knees)
Quando il plurale si riferisce a due o più vocaboli di genere diverso, allora si usa il maschile:
5 ragazze (fem) + 1 ragazzo (masc) = 6 ragazzi (masc)